venerdì 24 gennaio 2014

you’re gonna be the one who saves me?

Un buon pomeriggio a tutti.
Prima di tutto, volevo ringraziarvi per i commenti nei precedenti post.
Mi fanno davvero tanto piacere, quindi grazie di cuore.

La giornata di ieri, ovvero giovedì, non è stata proprio delle migliori.
Ho avuto per tutto il tempo l'ansia a scuola, non riuscivo a trovare un modo per rilassarmi.
Continuando ad essere così agitato per molto tempo, ero particolarmente paranoico ed irascibile.
Così paranoico, che alla minima cosa, m'arrabbiavo o m'agitavo ancora di più.
In quei momenti, mi sono sentito trascurato da Ruben.
Dato che non mi rispondeva e io sentivo bisogno di lui. Alla fine, sono stato male per questo.
Ora che sono a mente lucida e non ho ansia, realizzo che tutto ciò, si poteva evitare.
Ma in quel momento, io ci stavo male e il proprio stato d'animo, non si può decidere, anche se causato da una piccola cosa. Ovviamente l'ansia e l'agitazione amplificano tutto, anche appunto una piccolezza.
Alla fine, ho iniziato ad essere freddo nei confronti di Ruben e lo sono stato per tutto il giorno.
Mi spiace perché si poteva davvero evitare. Ma ripeto, non posso decidere il mio stato d'animo.
Nel pomeriggio, sono andato al canile con la mia amica Barbara.
Rivedere tutti i cani e vedere che si ricordavano di me, mi ha dato una gioia pazzesca.
Il pomeriggio al canile, è andato benissimo. Mi ha aiutato a rilassarmi e a non rinchiudermi in casa.
Io e Barbara abbiamo deciso d'andarci una volta a settimana per ora, poi si vedrà.
Sono davvero felice che una volta alla settimana, passerò in quel modo il pomeriggio.
Inoltre, Barbara è davvero una buona amica a cui dico tutto, quindi possiamo sfogarci ma anche scherzare e ridere, mentre siamo a portare a passeggio i cani.
Nella serata ero più tranquillo. Prima d'andare a dormire, ho chiamato Ruben e abbiamo risolto.
Nella vita abbiamo già tanti problemi, bisognerebbe evitare di creane altri con la persona che sia ama.

Oggi invece è stata una giornata a dir poco fantastica.
Ad essere sincero, questa mattina ero un pochettino agitato.
Pensavo al fatto che avrei incontrato per la prima volta lo psicologo, che dopo la seduta avrei avuto due verifiche di fila e che sarebbe arrivato Ruben, quindi dovevo essere "all'altezza di tutto" diciamo.
Dovevo affrontare tutto a testa alta e non avrei dovuto permettere a nulla di farmi star male.
Le prime due ore, le ho passate in classe. Ero abbastanza tranquillo, ma con questo pensiero fisso.
Vedo che l'orologio stava per segnare le dieci, quindi mi sono preparato e sono andato al consultorio.
Appena arrivato, ero agitatissimo. Guardavo ogni persona e ogni viso che passava e mi chiedevo:

"Sarà lui lo psicologo?"

Poco dopo è arrivato. Un uomo vestito in modo elegante, penso abbia circa trent'anni, non molto alto, con un viso molto espressivo e con gli occhi azzurri. Sembra cortese e simpatico a primo impatto.
Mi trasmette subito un'aura positiva e mi fa accomodare nella stanza.
Inizia subito a parlare, mi parla della collana che indossavo, me la descrive e mi parla dei gufi.
La collana ha come pendente un gufo, parlando del gufo, creatura saggia e della notte mi sono sentito subito a mio agio. Ha iniziato poi a parlare di ciò che lui fa e delle premesse.
Volevo chiedergli del segreto professionale, ma mi ha anticipato.
Già delle premesse, capisco che è una persona estremamente intelligente e molto aperta.
Concordato tutte le "regole" di base, ho iniziato a parlare.
Io parlavo a getto continuo, saltavo da un discorso ad un'altro. Lui m'ispirava fiducia e sicurezza.
Quindi mi son sentito libero di dirgli tutto, senza limiti. Gli ho parlato delle mie paure, di ciò che ho assunto l'ultimo giorno di scuola, del rapporto con i miei genitori, della mia passione per il cinema, della mia relazione con Ruben, ma soprattutto della mia situazione in questo periodo. 
Di come mi sento e di quanto desidero uscirne.
Lui mi ha fatto poche domande, a primo impatto mi ha detto che non gli sembravo affatto una persona ignorante, spero di non aver deluso le sue aspettative.
Era passata più d'un ora e la seduta doveva durare cinquanta minuti. Era volata in un soffio.
Quindi lo psicologo, mi ha interrotto e ha preso parola. 
Mi ha detto che secondo lui noi abbiamo nello stomaco tanti nodi. 
Tante preoccupazioni, che con l'ansia vengono compresse e ci fanno star male e non vanno via.
Ora insieme, cercheremo di sciogliere questi nodi e di ricavarne qualcosa.
Poi mi ha chiesto cosa voglio sinceramente io da lui, perché desidero il suo aiuto.
Gli ho risposto che io voglio uscire da questo periodo. Che voglio ritornare il Michael che ero prima.
Mi ha dato un appuntamento per giovedì prossimo, in cui potremo continuare a parlare.
Quell'uomo mi piace troppo, m'ascolta, mi sa dare consigli e valuta tutto in modo oggettivo.
Mi son sentito subito meglio, spensierato, felice e leggero.
Lo psicologo è riuscito a mettermi a mio agio e io son riuscito ad esteriore tutto ciò che avevo dentro.
Lo ringraziato davvero molto e sono ritornato dalla mia classe.
Ho fatto le verifiche le ultime due ore e poi sono andato a casa, senza pensieri negativi e senza ansia.

Mi sembra di essermi tolto un enorme peso. 
Ora sono più tranquillo e riesco a sorridere come prima.
Spero che questa sensazione persista, mi sembra di esser tornato padrone della mia vita.
Ma la giornata non è finita, tra meno di un ora abbraccerò finalmente Ruben.
Ora sto bene e sono sicuro che con Ruben accanto, sarò felice fino a poter arrivare a toccare la luna.
Manca davvero poco ed io sono estremamente felice.




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