mercoledì 22 gennaio 2014

insecurity

Oggi sono crollato.
Non riesco a capire, sia lunedì che martedì sono state due giornate positive.
Invece oggi è successo e non riesco ancora ad accettarlo.

Come avrete visto nel post precedente, lunedì ero molto positivo e la giornata era andata bene.
Martedì, ho lezioni fino alle 17.00, quindi ho passato praticamente la giornata a scuola.
Ieri tutto è andato bene, ero sempre positivo e ho passato una bella giornata.
Sorridevo, ero spensierato e felice.
Nella lezione pomeridiana ho avuto il dubbio, dopo una serie di cose, che l'intera classe sapesse della mia relazione con Ruben. Quindi sono andato nel panico.
Ho avuto un attacco e sono andato in bagno.
L'attacco di panico è durato circa cinque minuti e non è stato né preceduto né successo da particolari momenti d'ansia. E' stata una cosa veloce, sapevo da cosa era causato e l'ho bloccato subito.
Quindi secondo me, ieri è stata comunque una giornata positiva.

Oggi invece, non so cosa sia successo.
La giornata era partita normalmente, ero sempre positivo, ho fatto colazione e ho preso le mie pastiglie.
Sui mezzi è andato tutto bene, avevo la mia musica e Ruben sempre in testa.
Sono arrivato a scuola ed ero tranquillo e felice dato che il prof ci ha detto che avremmo visto un film.
Il film era davvero bello, ma giocava molto sulla psicologia e citava diverse volte la parola "ansia".
Alla fine del film, ho visto che non ero più tranquillo e la lezione di diritto me l'ha confermato.
Non riuscivo a seguire, nemmeno a leggere. Mi sentivo isolato, chiuso in una bolla, in trappola.
Suonato l'intervallo io e R. (R. è una mia compagna, ma prima di tutto una mia cara amica. E' una ragazza di cui mi fido ciecamente e che mi sta aiutando molto in questo periodo. Soprattutto a scuola.)
siamo stati per conto nostro, lei vedeva che stavo male e mi stava vicino.
In quel momento non riuscivo nemmeno a pensare di stare a contatto con altra gente.
Volevo chiamare i miei genitori ed andare a casa, non avrei sopportato due ore di lezione e poi i mezzi.
Alla fine, ho deciso di non chiamarmi e di cercare di affrontare il tutto a scuola.
Non mi stava per venire un attacco di panico, ma avevo l'ansia perenne e non svaniva.
Ruben mi ha detto di chiamarlo, ho pensato che fosse una buona idea, ma appena l'ho chiamato ho sentito che era in classe e che c'era caos, io stavo per sfogarmi e scoppiare a piangere al telefono.
Sentivo solo il caos, lui e dei compagni che ridevano.
Questo non mi stava aiutando, quindi ho deciso di riattaccare.
Ho deciso d'aspettare la mia prof di cultura umanistica e di provare a sfogarmi con lei.
Volevo cavarmela da solo, in quel momento non ce l'avrei fatta. L'ansia aveva deciso di stare con me.
R. ha aspettato con me ed una volta arrivata la prof è tornata in classe.
La prof è stata gentilissima con me, mi ha detto di fumare una sigaretta e di parlarle nel frattempo.
Anche se nell'ultimo periodo non sto più fumando, in quel momento quella sigaretta mi ha aiutato a parlare e a rilassarmi un pochino. Trattenevo le lacrime mentre parlavo.
Secondo lei la causa d'agitazione di oggi, è stato il film che ho visto.
Mi ha detto di piangere, di sfogarmi e di lasciarmi andare.
Le lacrime hanno iniziato a scendermi sul viso e intanto continuavo a parlare.
Siamo entrati nel suo ufficio, abbiamo parlato ancora un po' e mi ha detto che era meglio se per oggi non rientravo in classe, che dovevo starmene tranquillo liberando e impegnando la mente con altro.
Mi ha mandato in un laboratorio creativo che abbiamo a scuola, dove si dipinge e si creano oggetti.
Sinceramente, io non ci volevo andare. Ormai mi sentivo sicuro in quell'ufficio e non volevo andare in un luogo che non conoscevo, con persone che non conoscevo in un momento simile.
Quindi mi ha mandato con una scusa al laboratorio. Dovevo portare delle chiavi ad una certa Sara.
Arrivato in laboratorio ero agitatissimo, l'intenzione era dare le chiavi a Sara e andare via al più presto.
Sara invece mi ha trattenuto facendomi dipingere un oggetto in legno.
Pochi minuti dopo, stavo già meglio. Fin da subito ho notato che Sara era una persona fantastica.
In quel momento ero chiuso nella mia mente, lei invece cercava di farmi dialogare e trovava argomenti su cui in qualche modo avrei dovuto rispondere. Intanto che parlavo continuavo a dipingere.
Ero impegnato e mi stavo tranquillizzando pian piano. Sono stato più di un'ora.
Alla fine andare in questo laboratorio mi ha aiutato davvero molto.
Ormai mancava mezz'ora e sarei andato a casa. Sono ritornato dalla prof e l'ho ringraziata.
Mi era passato tutto ed ero tranquillo ora. Arrivato a casa ho mangiato e poi ho subito dormito.

Ero distrutto.

Ora sono qui che scrivo e che mi sfogo. Occhei, alla fine tutto si è risolto per il meglio, ma non riesco a capire perché. Perché improvvisamente mi deve capitare questo? Perché non riesco a controllarlo?
Perché devo stare così male? Perché so che è una cosa psicologica eppure non riesco a scacciarla?
Io davvero, metto tutto me stesso e cerco di combattere questa cosa, ma non vuole andarsene.
Non riesco ancora ad accettare ciò che mi è successo oggi, sono un po' alterato con me stesso per quello che mi sta capitando. Ma soprattutto, vorrei capire il perché.

Beh, ora cerco di starmene tranquillo.
Devo pensare solo a cose positive.
Voglio riprendermi al più presto e smetterla di stare così.




2 commenti:

  1. Come vorrei aiutarti ma con le parole è difficile. Cura il tuo rapporto con Ruben e affrontalo con felicità. Gli attacchi di panico vanno capiti e affrontati da soli o con l'aiuto di qualcuno che ci possa essere di supporto...
    Io sono finita anche in ospedale per alcuni momenti di ansia...ma ora mi sento meglio. Non mi va di darti un consiglio spicciolo perché non avrebbe senso...ma spero tanto che tu possa farti aiutare da qualcuno vicino a te. Amici o amiche ma anche specialisti. Non sono da sottovalutare questi episodi. Ti abbraccio tanto,

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  2. Caro te <3 Mi spiace che tutto sia accaduto così di botto, dev'essere stato davvero duro. E' una bella cosa che tramite il laboratorio tu sia riuscito a rilassarti, è benefico <3 Come ben sai non sono esperta di queste cose e non saprei neanche come darti un consiglio che ti sia utile ma spero che tramite i tuoi prof, il laboratorio e soprattutto tramite il tuo uomo tu riesca presto a sentirti meglio <3

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