martedì 28 gennaio 2014

you are the only exception

Sta finendo Gennaio, il tempo si sta già portando via il primo mese dell'inverno.
In questi giorni mi fermo molto a pensare allo scorrere del tempo.
E' come fare un tuffo nel passato e poi confrontarlo con il presente.
Quante cose sono cambiate nelle mia vita nell'ultimo periodo, pure io stento a crederci.

And that was the day that i promised, i'd never sing of love if doesn't exist.

L'amore è una cosa davvero indescrivibile, capace di darti o toglierti tutto.
Nel mio caso l'amore mi ha salvato da un periodo d'insicurezza e confusione totale.
Una delle persone più inaspettate, è riuscita a mettere nuovamente in funzione il mio cuore.
Ruben da quel giorno in cui ci siamo visti è riuscito a scatenare in me emozioni davvero forti.
Penso che questo tipo d'emozioni, così naturali, così inaspettate e così forti nel le avevo mai provate.
E' riuscito a togliermi da quel periodo orribile e ha riempito la mia vita donandomi felicità e amore.
Grazie a lui, ho anche smesso di tagliarmi. Mi ha dato la forza e la speranza di credere in me e in noi.
Io ormai non credevo più nell'amore, ero apatico in quel periodo e stavo davvero male.
Facendo un breve confronto con ora, le cose sono totalmente cambiate.
Ripenso a questo week-end. Come avevo scritto, Ruben è venuto a trovarmi.
Io davvero, penso sia stato un fine settimana stupendo. Ogni momento con Ruben, è stupendo.
Ci sono stati piccoli momenti in cui l'ansia si è fatta sentire, soprattutto uno in particolare.
Ma non importa, avevo di fianco a me la persona che amo e non potrei chiedere di meglio.
Quando l'ho visto arrivare in stazione, ho sentito ancora le farfalle nello stomaco.
Proprio, come la priva volta che l'ho visto. Anzi, sento che il sentimento che provo ora, è più forte.

Maybe i know, somewhere deep in my soul that love never lasts.
And we've got to find other ways, to make it alone or keep a straight face.

In questo periodo sono molto debole, sono irascibile e ho sempre la testa piena di paranoie.
Certo, tutto questo è dovuto soprattutto all'ansia e agli attacchi di panico.
Ma dentro di me, ho paura che prima o poi l'amore e la storia tra me e Ruben possa finire.
Penso che sono sopravvissuto all'ultimo periodo solo grazie al sentimento che provo per Ruben.
E' la cosa più forte che sento in me, quella dove ricavo le forze per affrontare ogni giorno.
Da una parte è una cosa bellissima, realizzo quanto possa amare anche una persona come me.
Dall'altra è come se fosse una droga, penso che ormai non avrebbe più senso vivere senza Ruben.
Io lo comprendo e non ho problemi a mettermi in gioco. Vivere donando e ricevendo felicità.
Ma ho paura, davvero paura che il nostro amore non potrà durare per sempre e io, non saprei come fare.

And i've always lived like this keeping it comfortable, distance and up until now
i'd sworn to myself that i'm content with loneliness.
Because none of it was ever worth the risk.

Ho sempre cercato di tenere ad una certa distanza le persone da me.
Mi sono sempre creato diverse strade, non ho mai avuto una sola soluzione.
Non ho mai creduto nelle certezze assolute e sapevo che in qualche modo sarei andato avanti.
Me la sarei cavata e sarei comunque rimasto in piedi, senza cadere. Qualsiasi cosa fosse successa.
Ora, proprio in questo periodo, m'accorgo che invece vale il rischio di provarci.
Forse non avrò certezze con tutto il resto, ma se una persona riesce a riempirmi d'amore fuori e dentro, non ho bisogno d'altro. Quindi, dopo tutto questo tempo, mi sto ricredendo.

I've got a tight grip on reality but i can't let go of what's in front of me here.
I know your leaving in the morning, when you wake up.
Leave me with some kind of proof it's not a dream.

Come dicevo all'inizio del post, stendo a crederci. Stento a credere che io, conoscendomi così bene riesca a provare una cosa simile. Davvero tanto forte e che m'accompagni tutto il tempo.
La paura rimane, l'ansia e le paranoie rimangono e questo periodo di debolezza rimane.
Ma alla fine, ho tutto ciò di cui ho bisogno per essere felice. Davvero tutto.
Quindi, con calma, riuscirò a combattere tutto ed uscirne più forte di prima.
Non ho più paura ad aggrapparmi all'amore, anche se non sono sicuro che durerà.
Ruben è la mia ancora di salvezza. Spero che il sentimento che proviamo, sia equilibrato.
Io sento che entrambi siamo davvero innamorati e siamo sicuri dei nostri sentimenti.
Quando vedo Ruben, tutto cambia. I problemi e il resto spariscono e rimane solo lui.
Ma devo tenere un contatto con la realtà, devo sapere che la nostra non è una storia facile.
Sia per lo stesso sesso, ma soprattutto per la distanza. Ma non devo nemmeno lasciarmi influenzare troppo, quando lui è qui, accanto a me, pensando ai momenti in cui sarà lontano.
Vorrei che il mio tempo con Ruben non finisse mai, ma per ora non è possibile.
Ma i momenti che viviamo assieme, sono unici e perfetti, come frammenti d'un sogno.
Tutti i momenti, non solo quelli in cui siamo vicini fisicamente, quindi è il mio sogno e voglio viverlo.

Mi fermo molto a pensare al tempo, a quante cose sono cambiate e a quanto sono fortunato.
Questa volta, non ho aggiornato il blog dicendo in particolare ciò che mi è successo durante delle giornate, ma facendo un confronto e pensando a quanto sono felice e fortunato.
Penso che abbiate capito che questo fine settimana è stato stupendo e che non vedo l'ora di rivederlo.
Come ho detto, il periodo persiste, ma con accanto Ruben e altre persone che ci sono sempre per me, riuscirò ad uscirne più forte e ovviamente con un sorriso. 
L'amore che provo per Ruben è davvero una cosa forte ed indescrivibile.
Devo solo avere pazienza e godermi ciò che ho. 

And i'm on my way to believing.
Oh, and i'm on my way to believing.


venerdì 24 gennaio 2014

you’re gonna be the one who saves me?

Un buon pomeriggio a tutti.
Prima di tutto, volevo ringraziarvi per i commenti nei precedenti post.
Mi fanno davvero tanto piacere, quindi grazie di cuore.

La giornata di ieri, ovvero giovedì, non è stata proprio delle migliori.
Ho avuto per tutto il tempo l'ansia a scuola, non riuscivo a trovare un modo per rilassarmi.
Continuando ad essere così agitato per molto tempo, ero particolarmente paranoico ed irascibile.
Così paranoico, che alla minima cosa, m'arrabbiavo o m'agitavo ancora di più.
In quei momenti, mi sono sentito trascurato da Ruben.
Dato che non mi rispondeva e io sentivo bisogno di lui. Alla fine, sono stato male per questo.
Ora che sono a mente lucida e non ho ansia, realizzo che tutto ciò, si poteva evitare.
Ma in quel momento, io ci stavo male e il proprio stato d'animo, non si può decidere, anche se causato da una piccola cosa. Ovviamente l'ansia e l'agitazione amplificano tutto, anche appunto una piccolezza.
Alla fine, ho iniziato ad essere freddo nei confronti di Ruben e lo sono stato per tutto il giorno.
Mi spiace perché si poteva davvero evitare. Ma ripeto, non posso decidere il mio stato d'animo.
Nel pomeriggio, sono andato al canile con la mia amica Barbara.
Rivedere tutti i cani e vedere che si ricordavano di me, mi ha dato una gioia pazzesca.
Il pomeriggio al canile, è andato benissimo. Mi ha aiutato a rilassarmi e a non rinchiudermi in casa.
Io e Barbara abbiamo deciso d'andarci una volta a settimana per ora, poi si vedrà.
Sono davvero felice che una volta alla settimana, passerò in quel modo il pomeriggio.
Inoltre, Barbara è davvero una buona amica a cui dico tutto, quindi possiamo sfogarci ma anche scherzare e ridere, mentre siamo a portare a passeggio i cani.
Nella serata ero più tranquillo. Prima d'andare a dormire, ho chiamato Ruben e abbiamo risolto.
Nella vita abbiamo già tanti problemi, bisognerebbe evitare di creane altri con la persona che sia ama.

Oggi invece è stata una giornata a dir poco fantastica.
Ad essere sincero, questa mattina ero un pochettino agitato.
Pensavo al fatto che avrei incontrato per la prima volta lo psicologo, che dopo la seduta avrei avuto due verifiche di fila e che sarebbe arrivato Ruben, quindi dovevo essere "all'altezza di tutto" diciamo.
Dovevo affrontare tutto a testa alta e non avrei dovuto permettere a nulla di farmi star male.
Le prime due ore, le ho passate in classe. Ero abbastanza tranquillo, ma con questo pensiero fisso.
Vedo che l'orologio stava per segnare le dieci, quindi mi sono preparato e sono andato al consultorio.
Appena arrivato, ero agitatissimo. Guardavo ogni persona e ogni viso che passava e mi chiedevo:

"Sarà lui lo psicologo?"

Poco dopo è arrivato. Un uomo vestito in modo elegante, penso abbia circa trent'anni, non molto alto, con un viso molto espressivo e con gli occhi azzurri. Sembra cortese e simpatico a primo impatto.
Mi trasmette subito un'aura positiva e mi fa accomodare nella stanza.
Inizia subito a parlare, mi parla della collana che indossavo, me la descrive e mi parla dei gufi.
La collana ha come pendente un gufo, parlando del gufo, creatura saggia e della notte mi sono sentito subito a mio agio. Ha iniziato poi a parlare di ciò che lui fa e delle premesse.
Volevo chiedergli del segreto professionale, ma mi ha anticipato.
Già delle premesse, capisco che è una persona estremamente intelligente e molto aperta.
Concordato tutte le "regole" di base, ho iniziato a parlare.
Io parlavo a getto continuo, saltavo da un discorso ad un'altro. Lui m'ispirava fiducia e sicurezza.
Quindi mi son sentito libero di dirgli tutto, senza limiti. Gli ho parlato delle mie paure, di ciò che ho assunto l'ultimo giorno di scuola, del rapporto con i miei genitori, della mia passione per il cinema, della mia relazione con Ruben, ma soprattutto della mia situazione in questo periodo. 
Di come mi sento e di quanto desidero uscirne.
Lui mi ha fatto poche domande, a primo impatto mi ha detto che non gli sembravo affatto una persona ignorante, spero di non aver deluso le sue aspettative.
Era passata più d'un ora e la seduta doveva durare cinquanta minuti. Era volata in un soffio.
Quindi lo psicologo, mi ha interrotto e ha preso parola. 
Mi ha detto che secondo lui noi abbiamo nello stomaco tanti nodi. 
Tante preoccupazioni, che con l'ansia vengono compresse e ci fanno star male e non vanno via.
Ora insieme, cercheremo di sciogliere questi nodi e di ricavarne qualcosa.
Poi mi ha chiesto cosa voglio sinceramente io da lui, perché desidero il suo aiuto.
Gli ho risposto che io voglio uscire da questo periodo. Che voglio ritornare il Michael che ero prima.
Mi ha dato un appuntamento per giovedì prossimo, in cui potremo continuare a parlare.
Quell'uomo mi piace troppo, m'ascolta, mi sa dare consigli e valuta tutto in modo oggettivo.
Mi son sentito subito meglio, spensierato, felice e leggero.
Lo psicologo è riuscito a mettermi a mio agio e io son riuscito ad esteriore tutto ciò che avevo dentro.
Lo ringraziato davvero molto e sono ritornato dalla mia classe.
Ho fatto le verifiche le ultime due ore e poi sono andato a casa, senza pensieri negativi e senza ansia.

Mi sembra di essermi tolto un enorme peso. 
Ora sono più tranquillo e riesco a sorridere come prima.
Spero che questa sensazione persista, mi sembra di esser tornato padrone della mia vita.
Ma la giornata non è finita, tra meno di un ora abbraccerò finalmente Ruben.
Ora sto bene e sono sicuro che con Ruben accanto, sarò felice fino a poter arrivare a toccare la luna.
Manca davvero poco ed io sono estremamente felice.




mercoledì 22 gennaio 2014

insecurity

Oggi sono crollato.
Non riesco a capire, sia lunedì che martedì sono state due giornate positive.
Invece oggi è successo e non riesco ancora ad accettarlo.

Come avrete visto nel post precedente, lunedì ero molto positivo e la giornata era andata bene.
Martedì, ho lezioni fino alle 17.00, quindi ho passato praticamente la giornata a scuola.
Ieri tutto è andato bene, ero sempre positivo e ho passato una bella giornata.
Sorridevo, ero spensierato e felice.
Nella lezione pomeridiana ho avuto il dubbio, dopo una serie di cose, che l'intera classe sapesse della mia relazione con Ruben. Quindi sono andato nel panico.
Ho avuto un attacco e sono andato in bagno.
L'attacco di panico è durato circa cinque minuti e non è stato né preceduto né successo da particolari momenti d'ansia. E' stata una cosa veloce, sapevo da cosa era causato e l'ho bloccato subito.
Quindi secondo me, ieri è stata comunque una giornata positiva.

Oggi invece, non so cosa sia successo.
La giornata era partita normalmente, ero sempre positivo, ho fatto colazione e ho preso le mie pastiglie.
Sui mezzi è andato tutto bene, avevo la mia musica e Ruben sempre in testa.
Sono arrivato a scuola ed ero tranquillo e felice dato che il prof ci ha detto che avremmo visto un film.
Il film era davvero bello, ma giocava molto sulla psicologia e citava diverse volte la parola "ansia".
Alla fine del film, ho visto che non ero più tranquillo e la lezione di diritto me l'ha confermato.
Non riuscivo a seguire, nemmeno a leggere. Mi sentivo isolato, chiuso in una bolla, in trappola.
Suonato l'intervallo io e R. (R. è una mia compagna, ma prima di tutto una mia cara amica. E' una ragazza di cui mi fido ciecamente e che mi sta aiutando molto in questo periodo. Soprattutto a scuola.)
siamo stati per conto nostro, lei vedeva che stavo male e mi stava vicino.
In quel momento non riuscivo nemmeno a pensare di stare a contatto con altra gente.
Volevo chiamare i miei genitori ed andare a casa, non avrei sopportato due ore di lezione e poi i mezzi.
Alla fine, ho deciso di non chiamarmi e di cercare di affrontare il tutto a scuola.
Non mi stava per venire un attacco di panico, ma avevo l'ansia perenne e non svaniva.
Ruben mi ha detto di chiamarlo, ho pensato che fosse una buona idea, ma appena l'ho chiamato ho sentito che era in classe e che c'era caos, io stavo per sfogarmi e scoppiare a piangere al telefono.
Sentivo solo il caos, lui e dei compagni che ridevano.
Questo non mi stava aiutando, quindi ho deciso di riattaccare.
Ho deciso d'aspettare la mia prof di cultura umanistica e di provare a sfogarmi con lei.
Volevo cavarmela da solo, in quel momento non ce l'avrei fatta. L'ansia aveva deciso di stare con me.
R. ha aspettato con me ed una volta arrivata la prof è tornata in classe.
La prof è stata gentilissima con me, mi ha detto di fumare una sigaretta e di parlarle nel frattempo.
Anche se nell'ultimo periodo non sto più fumando, in quel momento quella sigaretta mi ha aiutato a parlare e a rilassarmi un pochino. Trattenevo le lacrime mentre parlavo.
Secondo lei la causa d'agitazione di oggi, è stato il film che ho visto.
Mi ha detto di piangere, di sfogarmi e di lasciarmi andare.
Le lacrime hanno iniziato a scendermi sul viso e intanto continuavo a parlare.
Siamo entrati nel suo ufficio, abbiamo parlato ancora un po' e mi ha detto che era meglio se per oggi non rientravo in classe, che dovevo starmene tranquillo liberando e impegnando la mente con altro.
Mi ha mandato in un laboratorio creativo che abbiamo a scuola, dove si dipinge e si creano oggetti.
Sinceramente, io non ci volevo andare. Ormai mi sentivo sicuro in quell'ufficio e non volevo andare in un luogo che non conoscevo, con persone che non conoscevo in un momento simile.
Quindi mi ha mandato con una scusa al laboratorio. Dovevo portare delle chiavi ad una certa Sara.
Arrivato in laboratorio ero agitatissimo, l'intenzione era dare le chiavi a Sara e andare via al più presto.
Sara invece mi ha trattenuto facendomi dipingere un oggetto in legno.
Pochi minuti dopo, stavo già meglio. Fin da subito ho notato che Sara era una persona fantastica.
In quel momento ero chiuso nella mia mente, lei invece cercava di farmi dialogare e trovava argomenti su cui in qualche modo avrei dovuto rispondere. Intanto che parlavo continuavo a dipingere.
Ero impegnato e mi stavo tranquillizzando pian piano. Sono stato più di un'ora.
Alla fine andare in questo laboratorio mi ha aiutato davvero molto.
Ormai mancava mezz'ora e sarei andato a casa. Sono ritornato dalla prof e l'ho ringraziata.
Mi era passato tutto ed ero tranquillo ora. Arrivato a casa ho mangiato e poi ho subito dormito.

Ero distrutto.

Ora sono qui che scrivo e che mi sfogo. Occhei, alla fine tutto si è risolto per il meglio, ma non riesco a capire perché. Perché improvvisamente mi deve capitare questo? Perché non riesco a controllarlo?
Perché devo stare così male? Perché so che è una cosa psicologica eppure non riesco a scacciarla?
Io davvero, metto tutto me stesso e cerco di combattere questa cosa, ma non vuole andarsene.
Non riesco ancora ad accettare ciò che mi è successo oggi, sono un po' alterato con me stesso per quello che mi sta capitando. Ma soprattutto, vorrei capire il perché.

Beh, ora cerco di starmene tranquillo.
Devo pensare solo a cose positive.
Voglio riprendermi al più presto e smetterla di stare così.




lunedì 20 gennaio 2014

hope

Ed ecco che è riniziata la settimana.
Ormai si sta già concludendo questo primo mese del 2014.
Passa troppo veloce il tempo.

Venerdì, quando ho aggiornato ero davvero triste e malinconico.
Mentre scrivevo le ultime parole del post, stavo esaurendo tutte le forze.
Infatti, mi sono addormentato poco dopo.
Il fine settimana è stato molto tranquillo: non sono uscito di casa e l'ho passato guardando film, leggendo e stando con la mia famiglia. Cosa molto strana.
Mi sono rilassato e ho recuperato un po' di forze, anche se penso avrei potuto sfruttarlo in modo migliore, è andata bene così.
Questa notte non ho dormito molto, il pensiero della scuola mi turbava molto.
Mi sono alzato prima delle sei, mi sono vestito e ho fatto colazione. Tutto con molta calma.
In quest'ultimo periodo non sto curando molto il mio aspetto fisico.
Oltre a non farmi la cresta, per non attirare troppo l'attenzione, non mi preoccupo nemmeno del resto.
Quindi, spesso e volentieri, guardandomi allo specchio mi faccio davvero schifo.
Invece stamattina, mi piacevo. Già questo, era un motivo per cominciare bene la giornata.
Il tempo sui mezzi che mi portano a scuola, è passato velocissimo, quindi è andato tutto bene.
Probabilmente perché avevo la mente troppo occupata a pensare alla musica che ascoltavo e ai messaggi che mi scriveva Ruben. Boh, era dolcissimo.
Per quanto riguarda la scuola, la giornata di oggi è andata bene ed è passata anche in fretta.
Durante la mattinata, ho pure messaggiato con la mia prof d'inglese, ovviamente durante le pause.
E' sempre molto carina con me. Mi ha detto che per qualsiasi cosa, anche solo per parlare, lei c'è.
Oltre a questo, alla quarta ora la prof di cultura umanistica, mi ha trattenuto fuori dall'aula.
Abbiamo parlato di cosa mi succede in questo periodo e mi ha fatto sfogare molto.
Inoltre, ha chiamato un suo amico psicologo che lavora nel consultorio accanto alla scuola.
E' riuscita a farmi avere un appuntamento per questo venerdì.
Mi ha detto che è una persona eccezionale e che mi aiuterà.
Dopo queste parole, non vedo l'ora d'incontrarlo e di parlarci.
Devo molto ai miei professori, mi stanno aiutando davvero tanto in questo periodo.

Ma la notizia più bella, arriva ora.
Ruben verrà da me questo venerdì e passerà il fine settimana da me.
Sto scoppiando dalla felicità. Se penso che tra quattro giorni lo potrò abbracciare, mi vien da piangere.
Quel ragazzo è la mia felicità, non potrei vivere senza di lui.

Oggi è stata davvero una bella giornata, devo essere positivo e credere in me stesso.
Nella vita s'incontrano ostacoli e si cade molte volte, l'importante è riuscire ad alzarsi ed andare avanti.
Probabilmente non riuscirò subito e ci vorrà del tempo, ma credo che ne uscirò più forte di prima.

Alla fine, nella vita ci sono questi imprevisti.
Bisogna trovare le forze per combatterli.
Spero domani la giornata scolastica vada bene come quella di oggi.
Come ultima cosa, lascio una citazione che sento molto vicina a me in questo periodo.

"Guarda cosa ho fatto a questa città con qualche bidone di benzina e un paio di pallottole.
Ho notato che nessuno entra nel panico quando le cose vanno "secondo i piani".
Anche se i piani sono mostruosi.
Se domani dico alla stampa che un teppista da strapazzo verrà ammazzato o che un camion pieno di soldati esploderà, nessuno va nel panico, perché fa tutto parte del piano."
-Joker.


venerdì 17 gennaio 2014

i miss you

Vaffanculo.

Non ne posso più.

Beh, parto dicendo che il giorno dopo che ho aggiornato il blog sono andato da Ruben a Torino.
Ho passato le vacanze del periodo natalizio più belle dalla mia vita.
Sono stati undici giorni a dir poco fantastici, li ricordo uno ad uno.
Ogni giorno avevo un sorriso sempre più sicuro e sempre più sincero.
Tutto era fantastico, non c'erano pensieri negativi per la testa, stavo con la persona che amo ed ero davvero felice, non avrei mai pensato di passare un periodo così bello.
Penso che in questo caso, potrei usare la parola perfezione, perché sih, era tutto perfetto.
Tutti i pensieri negativi, tutta l'agitazione, tutte le preoccupazioni, erano svanite.

Era un sogno e per mia grande sfortuna, non ho ancora realizzato che mi sono svegliato.

Già negli ultimi giorni, quando da Torino ci siamo spostati a casa mia, non riuscivo a trattenere le lacrime. Spesso andavo in bagno e piangevo, non volevo che tutto questo finisse e ritornasse la routine.
Non volevo separarmi da Ruben, non volevo ritornare a scuola, non volevo avere stress e preoccupazioni. No, volevo rimanere in quella tranquillità e in quella felicità, per sempre.

Ma, il tempo non si può fermare.

Ed eccoci lì, stazione di Milano Centrale, dove iniziò tutto.
E' stato come un tuffo nel passato, che mi ha riportato a quel fantastico due novembre.
Io e Ruben ripercorriamo gli stessi passi, ma questa volta abbiamo le valigie.
Ci avviciniamo alle panchine dov'eravamo stati seduti quel giorno, questa volta è sera, c'è buio e piove.
Non riesco a trattenere le lacrime. Troppi ricordi e troppi pensieri.
Vedevo tutto ciò che avevamo provato in quei primi giorni e tutto ciò che eravamo diventati ora.
Una breve visita, ma davvero utile e significativa. 
Sono le 18.00 ormai, entrambi abbiamo il treno. Sih, ma questa volta un treno che ci divide.
Un ultimo saluto, ci baciamo e mi prendo la sua kefia.
La kefia che ormai non riesco più a togliere, la kefia che ha il suo odore, la kefia che vedevo al suo collo, quella che sta assorbendo le mie lacrime in questo momento.
Sono sul treno che mi porta a casa. Mi sento vuoto e non riesco a smettere di piangere.

Will you come home and stop this pain tonight?

Senza Ruben accanto, mi sentivo perennemente vuoto, ma il peggio doveva ancora arrivare.
In quelle notti, non sono riuscito a dormire ed ero davvero malinconico, per la conclusione del periodo natalizio. Il giorno dopo sarebbe iniziata nuovamente la scuola.
Ormai, dopo undici giorni passati in questo modo, non pensavo nemmeno più agli attacchi di panico.
Grazie a Ruben, l'ansia era scomparsa lasciando spazio al sorriso. Ma le cose cambiarono.
Appena sono ritornato a scuola, mi sono accorto di non riuscire più a seguire e ad essere partecipe come prima. Mi chiudevo in me stesso, ero apatico, non intervenivo e non riuscivo a seguire la lezione.
Forse, gran parte di queste sono solo paranoie e sintomo della stanchezza, ma io in certi momenti ho davvero paura che io possa avere qualche danno a livello cerebrale .
Settimana scorsa è stata la settimana scolastica più terribile della mia vita.
L'ansia, l'apatia e gli attacchi di panico erano all'ordine del giorno. Ormai mi sentivo perso.
Giovedì, molto impulsivamente ho deciso assieme a Ruben, che il venerdì dopo scuola sarei partito per Torino e avrei passato il week-end da lui. Ero sicuro che con Ruben accanto sarebbe passato tutto.

And after all, you're my wonderwall.

I miei non erano pienamente d'accordo sull'andare a Torino, ma non fecero molte storie e mi lasciarono.
Quel venerdì a scuola è stato davvero un incubo e il viaggio in treno ancora peggio.
Non ne voglio parlare, dato che ho solo brutti ricordi di quel lasso di tempo, alla fine però sarei arrivato da Ruben, ed era quello che volevo e che contava.
Ruben mi è venuto a prendere a Torino e poi ci siamo diretti a casa sua. 
All'inizio, tutto sembrava andare bene, mi ero ripreso, stavo finalmente bene e il peggio era passato.
Il giorno dopo, mi resi conto che avevo ancora le stesse ansie e le stesse paure.
In breve; abbiamo passato il week-end a casa, ho pianto tantissimo, avevo quasi sempre l'ansia e quindi non riuscivo ne ad essere completamente felice, ne a sfruttare al meglio quei momenti.
Non riuscivo ad impedirlo, l'agitazione e l'ansia erano più forti di me.
Mi sono sentito un peso enorme, forse sarebbe stato meglio starmene a casa.
Ruben mi ha ascoltato, consolato ed aiutato. Mi sono sentito davvero al riparo con lui accanto.
Forse gli ho rovinato il fine settimana, ma io avevo proprio la necessità di averlo vicino.
Senza nemmeno accorgermene, era già domenica ed io ero sul treno per il ritorno.

And in the night we will wish this never ends.

Ma domenica non era finirà e infatti successe un'altra cosa, che cambiò totalmente le carte in gioco.
Durante la notte, mi prese un improvviso attacco di panico. 
Stavo davvero male e quindi ho chiamato Ruben, abbiamo parlato al telefono per un po' ed io non riuscivo a calmarmi e smettere di piangere. Continuavo a pensare al giorno dopo e alla scuola.
Mentre parlavo con Ruben, mia madre è entrata in camera mia, chiedendomi spiegazioni.
Alla fine, le ho spiegato degli attacchi di panico e di ciò che mi stava accadendo in quel periodo.
I miei genitori mi sono stati vicino, anche se ovviamente non riuscivano a capire bene il problema dato che non lo vivono in prima persona, ma sono degli "spettatori".
Sia lunedì che martedì, sono stato a casa.
Ho deciso di fare una visita dal dottore di famiglia.
In realtà, mi ha fatto più male che bene, dato che mi ha prescritto degli antidepressivi che mi sono rifiutato di prendere, visto che erano davvero forti e creavano dipendenza.
Allora ho consultato un'altra dottoressa, molto più brava e disponibile nell'ascoltarmi.
Mi ha dato dei rimedi omeopatici e mi ha consigliato di iniziare a fare delle sedute con uno psicologo.
Inoltre mi ha detto che è sempre a mia disposizione. 
Mercoledì sono ritornato a scuola, in confronto alla settimana precedente tutto è andato bene.
Parlando con la mia famiglia, abbiamo deciso che sarebbe stato meglio parlarne con la scuola.
Quindi, giovedì ne ho parlato con la mia prof d'inglese, una delle mie preferite, che è anche la tutor di classe. Lei ha capito il problema, dato che c'è passata pure lei. Mi ha detto che ne avrebbe parlato con gli altri professori e mi avrebbe anche aiutato sul fatto del consultorio per lo psicologo.
Dopo averne parlato con la prof, ho iniziato a stare ancora davvero male, alla fine ho chiamato i miei genitori per venirmi a prendere e senza nemmeno realizzare cosa fosse successo mi son ritrovato nel mio letto a piangere. Ieri pomeriggio ho riposato un po', poi nella serata avevo un appuntamento molto importante per me, con la mia tatuatrice. All'inizio non ero sicuro d'andarci, ma alla fine ci sono andato.
Oggi, se non ci fosse stato Ruben ad incoraggiarmi, probabilmente non sarai nemmeno andato a scuola.
Ho avuto un'altro attacco sul tram, mentre andavo da solo a scuola e se avessi seguito l'istinto, sarei tornato a casa. Ruben, come sempre mi ha incoraggiato ed aiutato ad affrontare quel momento.
Arrivato a scuola, mi ha chiamato subito la prof d'inglese. Mi ha detto che ne aveva parlato con il resto dei professori e che quindi avevo la liberà di uscire per sfogarmi durante la lezione, aveva anche chiamato lo psicologo per delle informazioni e mi aveva lasciato il contatto, inoltre mi ha pure portato dei libri da leggere per tranquillizzarmi e capire che il problema si può combattere e risolvere.
Oggi, anche se non è stata una delle migliori giornate passate a scuola, dato che avevo spesso l'ansia, ho capito che i miei professori mi vogliono davvero bene e sono disposti ad aiutarmi.
Sono comunque felice di esser riuscito ad affrontare la giornata a scuola.

Ora sono qui, ho appena smesso di piangere, mi sento esausto e agitato.
Non ne posso più di essere in questa situazione.
Io non voglio avere questi problemi, io voglio essere il Michael di prima.
Voglio stare bene ed essere completamente felice come ero prima.
Prima che mi venissero questi stupidi attacchi di panico.
L'unica ragione che mi porta avanti è Ruben e la mia storia con lui.
Ho bisogno di Ruben, ho bisogno di averlo qui accanto a me.
Ho bisogno di un suo abbraccio.